Everything is almost perfect...

Sabato 24/10. Decido all'ultimo di vincere la pigrizia e tentare la sorte, aiutato dalla webcam del Circolo Nautico che alle 9 di mattina decide di immortalare un momento particolarmente propizio, mentre il nostro eroe è ancora intorpidito sotto le coperte...
Si parte, per fortuna la macchina è già carica con la roba della Sardegna...
A Dono vedo di persona una scena simile a quella della webcam: ondine (un pò mosce a dire il vero) e raffiche da N.

Ormai sono troppo radicale per affrontare queste condizioni col mini malibu, poi mi giunge anche voce che a Lillatro non ci sia granchè: quindi abbandono l'idea del surf e mi sposto verso la Torraccia attrezzato con kite e windsurf. Alle 12 ci trovo solo 3 pescatori e poco vento. Non sapendo che fare, mi fermo a Rimigliano dove avevo visto diverse macchine e furgoni surfistici parcheggiati... che non sia mai il secret spot della giornata!

Quantomeno qui c'è gente attiva, addirittura già in acqua... Appuro che le macchine fanno tutte parte di un gruppo di padani scesi per un weekend surfistico-zingarato. Dimentico di chiedere: ma perchè vi siete messi proprio qui???
Visto che esce il sole e il vento sembra distendersi, decido di montare anch'io. Kite, ovviamente, e speriamo bene con le raffiche...
Sulla spiaggia c'è veramente poco, quindi aspetto 10 minuti la raffica buona per lanciare l'ala. Sono già mezzo dentro la muta e penso che se non entro in acqua svengo per un colpo di calore. Appena ho il kite in aria mi distraggo un attimo per prendere la tavola e lo vedo venire giù in stallo come una bestia morta: per fortuna non faccio danni! Anzi, il gentile padano me lo rilancia subito e stavolta entro in mare alla velocità della luce... non prima di aver sbattuto violentemente l'alluce sullo scoglietto sommerso proprio sotto la battigia. Vai col moccolo!

A parte le disavventure in partenza, il vento si rivela consistente e presto comicio anche a tirare il depower perchè le raffiche sono belle potenti... purtroppo non posso fare pratica con le ondine, come mi avvicino a riva entro nel buco di vento e non c'è niente da fare. Dopo un'oretta mi ritiro soddifatto di non essere rimasto in alto mare senza vento (cosa fastidiosa è da terra) e, stranamente, senza scarrocciare 1 Km. Smonto e sono già le 4: mi viene il dubbio di controllare come sia la Torraccia, dato che si vedono parecchi kite laggiù in lontananza...

Come da foto, lo spot è on fire, niente buchi clamorosi sotto costa e una ventina di kite in acqua che se la godono alla grande. Non ho la forza di rigonfiare e rimettermi la muta bagnata. Mi resta solo la forza di fare 2 foto e pronunciare una breve sequenza di sacrosanti moccoli.

Sardi per un giorno. Anzi due!

Sabato 17/10. La salute non é il massimo, mi esce roba fosforescente dal naso. Alle 6 di mattina il cugino di Gigi D'Alessio ci invita gentilmente a sgomberare la cabina. Peccato non avere oggetti contundenti a portata di mano...
Aspettando lo sbarco si fa anche conoscenza con un collega padano:
- ciao sono di Xervia!
- cheee? della Serbia?
- no, di Xervia, con la Xi!
- aaahh... vieni Massi parlaci te con questo qui!
Insomma, si comincia benino...
Il tempo é burrascoso, vento e pioggia a tratti. Alle 10 siamo giá a Putzu Idu per un sopralluogo al Minicapo. Ventoso e disordinato, solo un paio di temerari in acqua.

Nino e Jacopo si buttano nel metrino scarso dello scivolo di Putzu Idu, tanto per passare il tempo. Massi e Christian si rintanano in macchina, visto che piove. Io invece decido di andare a Funtana Meiga a dare un'occhiata...

Giá dalla collinetta si intavedono gli ondoni a largo e delle minuscole vele in mezzo. Cielo nero e scrosci di pioggia. Imperterrito supero il confine della civiltá occidentale (qui non piglia neanche il cellulare) e parcheggio fra le sterpaglie, dato che lo spiazzo sterrato é giá pieno. Trovo subito il gruppo di toscani che avevamo incrociato in traghetto la sera prima: sono in pausa dopo una prima session con la 4.0...
Nonostante i dubbi per via del clima temporalesco, monto la 4.0 anch'io e mi lancio in acqua: il vento fuori c'é eccome, piú mi allontano da riva e piú le onde sono grosse... bombolone di 3-4 metri che per mia fortuna non sono cattive... mi sono pure scordato di chiedere ai local dove si approda in caso di rottura!
La prima surfata é lunghissima attraverso varie sezioni dell'onda e mi porta sottovento per almeno 300 metri... ci sarebbe spazio per delle belle manovre ma come inizio decido di andarci cauto... Poi rimango sempre sottovento dove l'onda é un pó piú pulita e soprattutto non ti arrivano in faccia dei set impressionanti.
Non passa neanche un'ora e noto un calo del vento, quindi decido di rientrare: fosse facile! Bolino soltanto in surfata backside ma non basta per vincere la corrente... negli ultimi metri poi il vento é zero quindi non mi resta che approdare a nuoto dove capita: é tempo di familiarizzare con i simpatici scoglietti!

Intanto é uscito un bel sole, fa davvero caldo e non resta che mettersi in costume a guardare quei pochi che con tavole e vele piú grosse si godono condizioni side-off da paura...

In serata ci spostiamo verso la Costa Verde in cerca di condizioni buone per il surf, ma il maestrale imperversa dappertutto e non ci resta che aspettare la scaduta...


Domenica 18/10. Abbiamo praticamente dormito sopra il secret spot che ci garantirá condizioni spettacolari tutte per noi. Almeno cosí secondo la convinzione del nostro guru Massi!
Alle 9 ci affaciamo sulla spiaggia e si vedono giá 2 persone sul picco: forse non é poi cosí secret!
Christian e Massi si buttano subito, appena esce il sole li raggiungiamo anche io e Jacopo, insieme a una nutrita pattuglia di sardi... in pratica sembra di stare al Sabbione!

Comunque la destra che dalla spiaggia sembra una nullitá si rivela un bel metro e mezzo, regolare e lunga. La muta invernale invece é un errore madornale e si muore dal caldo!

Nel primo pomeriggio qualcuno si avvicina timidamente anche al picco di sinistra, che dal parcheggio sembra carino, dalla spiaggia un pó cattivello e dall'acqua fa proprio impressione!
Jacopo ne prende una decisamente overhead e poi abbandona soddisfatto di esserne uscito incolume... io rimango fedele alla destra, ho giá dato agli scogli il giorno prima!

Alle 4 purtroppo é giá l'ora di sbaraccare per essere in tempo all'imbarco a Olbia. Due finocchi (di cui non posso fare il nome in questa sede) rimangono per una session al tramonto e si godranno queste onde anche il lunedi... Maledetti!

Quel metrino che ci esalta

Domenica 11/10. Sveglia alle 5.15. Ho dormito talmente poco che non sono nemmeno spettinato. Al ritrovo Jacopo e Massi sono giá pronti, in gran forma, e mi guardano come se fossi uno zombi. Forse lo sono davvero. Colazione al sacco nel retro dell'astronave di Massi, fra una tavola e seggiolone per bambini. Se mi addormento volo sul cruscotto...
Alle prime luci dell'alba si approda a Rosignano e troviamo nel parcheggio un losco figuro giá in muta che ci aspetta (pare si chiami Lele e che si periti a entrare in acqua da solo). Riprendo i sensi solo dopo il tuffo dal moletto, armato di uno spettacolare McTavish 8.0 gentilmente fornito dal mio sponsor. L'acqua é calda, l'estate non é ancora finita!
Per una mezzoretta siamo in pochi e si prende davvero di tutto... cioé il solito metrino del sabbione, mare lungo liscissimo e sinistre che sembrano fotocopie l'una dell'altra. Massi con lo short capisce subito che oggi non é aria, io invece sono felice di essermi scordato la tavola a casa!
Passa poco e si alza un pó il sole, fa sempre piú caldo e come prevedibile entrano in acqua cani&porci... Si popolano anche i 3 picchi del Lillatro, nonostante faccia un'ondina moscia ogni 20 minuti.

Al Sabbione invece l'onda tiene, arriva anche qualche short e fish, comincia la bagarre... conto fino a 25 persone. Io me ne sto un pó decentrato e riesco a surfare abbastanza... abbastanza da avere male a qualsiasi muscolo del corpo!
Dopo 3 ore a diritto sono alla frutta, Massi é al limite della frustrazione (piú che comprensibile) e quindi decidiamo di rientrare. Si abbandona in acqua Jacopo col suo nuovo allievo... ci manca giusto qualche neofita sulla line-up!
Arrivato a casina per pranzo non ho difficoltá a spolverare l'intero menú di Pode dall'antipasto al dolce (stavolta lo sponsor é mamma). Poi, stranamente, perdo conoscenza fino alle 7.