Stavolta il caso (o qualche altra cosa che non saprei esprimere senza scadere nel turpiloquio) mi porta a giocare a La Spezia alle 10.30 di mattina. A mezzogiorno é tutto finito, la Poggibonsi Pallanuoto, in formazione parecchio rimaneggiata, ha incassato l'ennesima sconfitta, tutto sommato con onore... resta la scelta fra un'abbondante frittura nel solito ristorantino o il ritorno all'attivitá surfistica.
La giornata di sole primaverile mi fa optare per la seconda. Rimpiazzo la frittura con merendina piú banana e parto verso uno degli spot piú famosi del nord Italia: Levanto.
A parte i 30 Km di strada di montagna tutta curve che richiedono 45 minuti, il posto é bellino, ampio parcheggio (rigorosamente a pago), terrazza panoramica per controllare le condizioni e un bel sole. L'onda é liscia, sul metro e mezzo abbondante (cambia parecchio a seconda del punto della baia) e abbastanza regolare nonostante al largo si veda mare attivo.Decido di buttarmi davanti al Casinó. Fin dal parcheggio noto che sono l'unico sprovvisto di calzari: non per mia scelta, purtroppo sono rimasti a svernare a Donoratico... In effetti il ghiaccio é veramente intenso, appena entrato sento come un morso che dai piedi arriva fino alla spina dorsale... poi passati i primi 5 minuti mi abituo.
La maggioranza dei surfisti in acqua preferisce le destre, io godo sul picchetto dove si forma la sinistra dove sono quasi da solo... meno male!!! Cmq mi stupisco di me stesso che sono abbastanza reattivo sul take off nonostante la stanchezza per la partita mattutina e i piedi congelati... non daró spettacolo ma dopo la lunga pausa invernale pensavo parecchio peggio!Verso le 3.30 comincia a rannuvolarsi, si alza un pó di libeccio e l'onda perde un pó di qualitá... é ancora abbondantemente surfabile ma ne approfitto per uscire prima che i piedi siano da amputare... direi che per oggi ho dato, senz'altro!
